lunedì 24 gennaio 2011

fasi elaborazione del lutto

ops... della fine di una relazione...

NEGAZIONE DELLA REALTA' - Da un certo punto di vista è la peggiore... perchè è quello stato per la quale si fanno e pensano cose che dopo sicuramente ti faranno sentire un emerito coglione. Pensieri tipici di questa fase sono "Bhè... anche se stà con un altro/a sicuramente ama me". E se uno in questo ci crede arriva a fare le cose più assurde e coglione... cose di cui sicuramente ci pentiremo!!
RABBIA Nel mondo della realtà, questa è sicuramente la più grave... perchè anche qui, oltre a fare cose di cui sicuramente ci pentiremo, si può facilmente cadere nel penale.. tipici esempi sono: Copertoni delle macchine tagliate da ex-gelose, pestate da parte di lui che si sente tradito... ne ho viste tante, cellulari messi a bollire, animali domestici rapiti (con tanto di lettera con scritto "se vuoi rivedere..."). Insulti di notte sotto un balcone. Però, ciò che penso io è che se si riuscisse ad evitare la denuncia. Questa è una fase molto sana... per la seria muoia Sansone con tutti i filistei.. stò male io stanno male tutti!
AUTORECRIMINAZIONE- Questa penso che sia un momento importante e positivo... nel senso che un pò di sana autocritica può solo far bene a se stessi e a chi ci stà vicino!
DEPRESSIONE- Sembrerebbe il momento peggiore... ed effettivamente lo è! Perchè siamo molto vicini al primo caso, la testa piena di pensieri insani e irreali.. del tipo "Sono un cesso... non mi cagherà mai nessuno" oppure "Sono una brutta cozza e faccio puzza". La cosa negativa è che con la testa piena di questi pensieri si finisce col crederci.. però concretamente nn ha nessuna ripercussione sulla realtà. E in pratica è un ottima palestra per farsi trovare preparati per la fase successiva... allenati freschi e rinvigoriti.
ACCETTAZIONE- Se quanto visto fino ad ora è una salita pesante e sofferente.. dove ci siamo temprati la mente il corpo e lo spirito.. arrivare a questa fase è stupendo. Per rendere l'idea basta immaginare di stare sotto l'acqua con qualcuno che ci preme la testa, senza poter respirare.. però quando riusciamo a prendere una boccata d'aria la sensazione è fantastica...finalmente si respira... oppure come vedere la luce dopo giorni di buio pesto.
A questo punto non resta che sedersi un attimo e riposarsi... guardarsi attorno e godere del momento.. dopo di che è tutta discesa

:forza:

ps.

Scusatemi per aver comparato la fine di una storia con un lutto... sicuramente sono cose ben diverse..



lunedì 17 gennaio 2011

Pensieri come sentieri.... cambio di prospettiva

Pensieri come sentieri....


Pensieri come sentieri...

Già lo sento.. super-pippone lungo e sconclusionato. Avevamo detto che il vaso di pandora si era rotto e da li è uscito l'impossibile. Pensieri, paure vecchie, sogni, desideri. C'era pure la bomba.. quella stupenda bomba che non ne voleva sapere ne di scoppiare ne di nulla... Bene.. è passato un mese.. e qualcosina in più lo capita... principalmente che la bomba ero e sono io!!! La mia paura era quella di scoppiare da un momento all'altro e alla fine sono scoppiato.. ma è un altra storia e non ve la stò a raccontare.

Morale della favola?

Siamo punto e accapo.. anzi potrebbe sembrare pure peggio, poichè sono spuntate altre cose a complicare il tutto. Ma mi rifiuto di credere che la storia possa andare in dietro.. anche se per vie tortuose si va sempre avanti, è inevitabile.
Allora se si ripresenta una situazione più volte penso che voglia significare che precedentemente non era stata affrontata come bisognava e il destino c'è la rimette davanti per poterla affrontare in modo opportuno.

In realtà penso che questo accade per un motivo più semplice e meno fatale...

Penso che la realtà (come modello matematico) sia estremamente complicato, il numero di variabili da tenere in considerazione è praticamente infinito. Quindi non avendo una corretta modellizzazione del sistema non si può prevedere come evolverà.
Purtroppo, ma anche per fortuna, il cervello ha tra i suoi scopi principali quello di mantenerci in vita. Semplificando, se tocco il fuoco mi brucio e il cervello memorizzerà questa informazione in modo tale che la prossima volta che vedo del fuoco stò attento e non mi brucio.

Bene... semplificando il tutto, più si cresce più perdiamo elasticità mentale (è dimostrato) questo perchè con l'accumulare dell'esperienza tendiamo a far rientrare il tutto nei medesimi schemi, ma è proprio qui che uno rimane fottuto, perchè le variabili sono così tante che il fatto che si ripresenti una stessa situazione è matematicamente impossibile. E questo ci impedisce di trarre il meglio delle situazioni.

Per questo motivo, in questa epoca del vaso di pandora part.II, ho deciso con tutto me stesso di cercare di cambiare prospettiva.. di diventare più plastico. E se non ci riuscirò mentalmente inizierò con le cose pratiche. Cercherò di auto-stupirmi facendo cose che neanche io mi sarei mai aspettato.
Evitando di percorrere sempre le solite strade che già nn hanno portato nulla di buono.. quindi aspettarsi sempre il meglio, avere fiducia che le cose vanno bene e impegnarsi ogni giorno affinchè sia così.

Per il momento termino qui... più avanti il continuo... chissà se siete arrivati fino a qua sotto :)



[g'OZ]23/08/2010

"Chi di speranza campa ...Disperato muore"




"Chi di speranza campa ...Disperato muore"



Di questi tempi mi ogni tanto mi capita di sorprendermi a sperare. Se un attimo ci pensassimo bene potremmo facilmente scoprire che non è per nulla una situazione comoda anzi è molto stressante. E' scomoda perchè quando si è ridotti a sperare significa che o non vuoi fare nulla o non puoi fare nulla. In entrambi i casi è parecchio frustrante.

Però bisogna fare attenzione a non confondere "speranza" con "sperare". Se ci pensate bene hanno 2 significati totalmente diversi. Anzi la speranza può essere una cosa positiva,

Ma sperare è atroce... tipo sperare che il prof rimanda l'esame. O sperare che tizio mi chiami per dirmi che mi hanno preso o che questa sera usciamo. Insomma sono tutte situazioni di attesa in cui non si stà per niente bene.

Tutto questo semplicemente per spiegare il mio "disperato" buongiorno

venerdì 7 gennaio 2011

ADDIO 2010

E' stato l'anno delle assenze, dei vuoti che pesano come macigni.. del silenzio assordante. Persone e luoghi che si dissolvono come neve al sole. Che ti lasciano in un perenne stato di solitudine e di angoscia.. perchè erano, sono parte di te.. e sono così grandi che di tuo resta ben poco. Un vuoto enorme, incolmabile che stà sempre con te. Degli Adii e della parola fine scritta su troppe cose.. sulle speranze.
L'anno della pioggia di ricordi che non da mai pace, che tenta di riempire quel vuoto. Ricordi che da un lato consolano ma che dall'altro sono strazianti perchè in quanto ricordi fanno male. Ti sfiaccano... tutti i calendari e le agende rimaste ferme ad Aprile.. e dopo solo pagine bianche, una dopo l'altra.. che come dice kry, vanno riempite... andrebbero riempite.


forse perchè siamo un silenzio a cui non sono abituato.. un assenza che diventa presenza



Ma è in tutto questo casino che sono spuntate tante cose belle.. ancy, dd e frà... la laurea, tante persone che mi hanno fatto capire quanto sia importante investire nelle cose, in ogni cosa. Prima di tutto su se stessi. E' stato anche l'anno dei ritorni.. Ed è stupendo trovare persone disposte a starti vicino in onore di piccole cose che fuono.. significa che allora non ti sei comportato così male. Che quanto fatto ha un valore enorme e forse sono io che non ho mai saputo dare valore alle cose, sicuramente... e questo non l'avrei mai imparato se non in questo modo.
E come questo.. tante e tante cose, che essendo un pò duretto non avrei imparato in altro modo se non vivendole sulla mia pelle.
Ma alla fine, dopo tutto... va benissimo così. Va bene perchè sono tappe essenziali, va bene perchè anche se non va bene andrà bene...
E allora se fino ad ora (sono quasi le 12 del 31) non ho idea di che farò questa sera.. non so dove come e con chi... so cosa vorrei e so cosa è impossibile.. se una vita di piani mi ha portato ad un anno come questo appena trascorso.. allora che ben venga non sapere nulla. Non avere idea di dove la vita mi porterà, perchè certe volte il viaggio è più importante della meta. Perchè certe cose vanno come devono andare e opporsi non serve a nulla.
E' solo nuotare contro corrente.. stancante





E se il passato capodanno fu una giornata bellissima.. di cui ricordo ogni istante... se questo si preannuncia tutto un incognita... che ben venga. Significa che il 2011 sarà un anno con le palle... un anno stupendo per me e per tutti voi.