Per lunghi periodi ho vissuto la notte.
Non come divertimento: discoteche, amici e serate (può essere capitato ma sono stati incidenti di percorso). Parlo di quelle notti in cui non ti può sonno per un pensiero che ti attanaglia. Qualcosa che non ti lascia pace , dalla testa all'intestino.
E le ore che scorrono, il letto troppo caldo e la stanza troppo piccola. Notti piene di fumo e sigarette. Una dopo l'altra. Per tutta la notte... in quella notte puoi fregartene della tua salute. E' altro a mettere a rischio la tua salute. Un sottile confine che percepisci e che potresti aver già sorpassato.
La speranza che spunti una novità, un film, un qualcosa su msn, facebook, un sms o una qualunque cosa rappresenti la vaga possibilità di distrarsi da se stessi. Uno spiraglio di luce.
E poi tutto che svanisce, una sedia al centro e un contorno che si dissolve... se mi spingessi nella notte?
Ma è solo un momento.
C'è bisogno di una boccata d'aria. E' troppo importante. Come riuscire? In ogni caso riuscire. Trovare qualcosa, un appiglio. Un momento per riposarsi e mettere ordine ai pensieri e varcare i ricordi. Riempire il giorno. Aspettare che si riempi. Darsi da fare per riempirlo. Guardalo come una meta, qualcosa da raggiungere ad ogni costo. Raggiungere il domani. Guardo un pò più in la. Presa di coscienza del presente. Almeno provarci.
Ma è solo una cazzo di notte. Tutto questo. Nulla di più.
Diciamo che dopo che riesci a "varcare" i ricordi. Strappare quei fili di colla che ti legano all'astrazione, dopo di che è tutto più facile. Ed è anche più facile raccontarlo... e capire che è solo una (ma anche più) cazzo di notte.
RispondiEliminaanche la notte come momento di tregua è estremamente costruttiva, purtroppo da ormai un bel pò la sera arrivo cosi stanco che alle 11 generalmente dormo.Ma va bene cosi!
Anzi, molto meglio cosi...
è una visione di un domani che coccolo ormai ogni giorno. Sono le mie fantasie che diventeranno realtà. Sarà la realizzazione del mio mondo. Qualcosa cosi strambo che non ci crede nessuno, ma per me è importante in quanto mio, solo mio e di nessun altro. Perchè sono io e i miei sogni.
Un qualcosa fatto di numeri e poesia, stelle e magia. Chissà... ma stare con le mani in mano non mi fa stare bene. Cercare di avvicinarmi sempre di più a un futuro che vedo mio, questo si che mi fa stare bene